Sentiero Frassati delle Marche - Percorso Stampa
a cura di Carlo Bellagamba e Giorgio Roberti

1a TAPPA: CAGLI - MONTE BAMBINO - RIFUGIO VALPIANA
Tempo di percorrenza: ore 6.30
Dislivello: m 830 salita; m 145 discesa
Difficoltà: EE (escursionistico per esperti)

2a TAPPA: RIFUGIO VALPIANA - BALZE DELLA PORTA - FONTE AVELLANA
Tempo di percorrenza: ore 5.30
Dislivello: m 615 salita; m 891 discesa
Difficoltà: EE (escursionistico per esperti)

VARIANTE: DEVIAZIONE PER IL RIFUGIO MADONNA DELL'ACQUANERA
Tempo di percorrenza: ore 1.10 (discesa: 0.25; risalita: 0.45)
Dislivello: m 200 (discesa e salita)

Si parte da Cagli (m 290) - uno dei più bei centri storici marchigiani, caratterizzato da una dominante della pietra come materiale da costruzione - in prossimità del posto tappa del "Sentiero Italia" in località "Case San Pietro". Si sale attraverso campi e boschetti dapprima lungo il versante Est del Monte Bambino (m 825) poi, con direzione Sud, per un lungo crinale di cresta che, con salita rapida e molto panoramica, aggira la sommità del Monte Campifobio (m 890). Con breve discesa alla sella del Pradel si giunge presso un abbeveratoio e si inizia a risalire, nel bosco, verso la parte sommatale della Val Canale. Si attraversano gli impluvi di diversi fossi che scendono vertiginosamente a valle e si giunge, sempre in ambiente boschivo, alla sorgente di Pian di Troscia con il grande serbatoio di raccolta dell'acqua. Si aggira il Monte Morcia con deciso cambio di direzione (Sud-Ovest), salendo per breve tratto fino a giungere sui prati in prossimità della splendida faggeta di Valpiana e da qui al Rifugio omonimo (sosta e pernottamento).
Da Valpiana si segue per breve tratto la strada bianca che porta al Monte Acuto, si devia a sinistra con breve discesa alla Valle del Mandrale fino alla fonte di Bocca della Valle. Da questo luogo il sentiero sale il lato opposto della valle lungo il versante Nord del monte Acuto, addentrandosi nel bosco, giungendo così all'intersezione con il sentiero n° 61 che, con bella discesa, giunge alla panoramica cresta del Monte Schioppettino (m 950).
A questo punto si può scendere al Rifugio-Santuario "Madonna dell'Acquanera" (m 722), solitaria chiesa votiva sorta su probabile antico romitorio. Il luogo è di grande suggestione: completamente defilato rispetto agli itinerari principale, attrezzato spontaneamente dalla Comunità Montana, offre la possibilità di pernottamento a gruppi di circa 25 persone con sacco a pelo. La chiesa con il romitorio sorge su un terrazzo prativo che domina tutta la valle selvosa, chiusa da ripide pareti, con lunga veduta fino al monte Tenetra (m 1240) che ne chiude l'orizzonte. Qui ci si può, dunque, fermare per il secondo pernottamento; proseguire nel cammino, nella stessa giornata, verso l'eremo di Fonte Avellana, si consiglia solo a grandi camminatori, nella buona stagione, quando le giornate si allungano e permettono anche continue soste per godere dell'ambiente attraversato. Dalla cresta del monte Schioppettino si cambia direzione (Sud-Est) voltando a destra, e per prati e boschi si giunge in zona "Balze della Porta"; il sentiero, dopo bella discesa, supera l'impianto della bidonvia di Cupa Cotaline e conduce ad una stretta valletta dall'aspetto quanto mai suggestivo. Si risale con diversi tornanti fino ad una sorgente, si gira a sinistra e si percorre tutto il versante Nord di Rocca Baiarda (m 950) a mezza costa fino ad incrociare il "Sentiero Italia" che, con bella e veloce discesa tra boschi di roverelle e carpini, porta al famoso complesso monastico di Fonte Avellana (m 680), particolarmente suggestivo per la voluta solitudine e per l'integrazione con l'ambiente montano.
Le stagioni migliori per apprezzare questo percorso sono la primavera (maggio - primi di giugno) e l'autunno (tardo settembre - ottobre). Il sentiero è praticabile tutto l'anno; in inverno è consigliabile, però, solo ad escursionisti esperti per la possibilità, nei versanti nord della Val Canala, di ghiaccio e nevai ghiacciati che obbligano all'uso di attrezzature speciali (ramponi e racchette da neve).