Libri Stampa
libcampania2AA.VV. - Il "Sentiero Frassati" della Campania
a cura di Antonello Sica, CAI Delegazione Regionale Campana - Laruffa, Napoli - Reggio Calabria 1996, pp. 64.
PRESENTAZIONE di Carlo Ricciardi; PREFAZIONE di Roberto De Martin, NASCITA DI UN'IDEA di Antonello Sica, "VERSO L'ALTO …". LA SPIRITUALITA' DELLA MONTAGNA di Giovanni Saldarini; PIER GIORGIO FRASSATI E LA "GIOVANE MONTAGNA" di Pier Luigi Ravelli; I SITI RELIGIOSI DEL "SENTIERO FRASSATI" DELLA CAMPANIA di Pasquale Russo.

"I valori dell'uomo e del trascendente non possono essere un optional. Tanto meno in montagna. La riscoperta dello spirito trova in Pier Giorgio Frassati un esempio da seguire. E' un Santo che ci indica la strada. Per questo Antonello Sica, che ha curato questo libro, merita il più sincero apprezzamento e la gratitudine più viva di tutti coloro che credono in un alpinismo permeato di spiritualità, come esperienza vissuta, che non promuove soltanto un remunerativo approccio alla natura, ma che permette di incontrare Dio nel Creato." (Roberto De Martin)

libpiemontePAOLO REVIGLIO - Il sentiero "Pier Giorgio Frassati"
presentazione di Edoardo Perino, Pro Loco Traves, Traves 1997, pp. 48.
TRAVES: La storia - Le attrattive - Le associazioni - Le montagne.
ALPINISMO DI PRIMO GRADO: Nozioni di base per andare in montagna.

"L'ultima escursione compiuta da Pier Giorgio Frassati fu proprio la scalata alle Lunelle di Traves il 7 giugno 1925, una ventina di giorni prima di morire. Pertanto è giustificato ricordare questo riferimento storico, proponendo l'intitolazione del sentiero che porta all'estrema vetta dei monti del nostro paese. Di sicuro tutto questo non è solo per evidenziare le imprese sportive del beato Frassati, ma per mettere in risalto il suo modo di fare alpinismo, che è esempio d'amore per la montagna; è, quindi, un'occasione per proporlo ai giovani, con quei colori spirituali e umani che "una palestra dove si tempra l'anima e il corpo" può offrire." (Edoardo Perino)

libcampaniaAA.VV. - Itinerari Salernitani: i sentieri dello Spirito
a cura di Antonello Sica, Electa, Napoli 2000, pp. 120.
Dalla Costiera Amalfitana ai Monti Picentini, dal Cilento al Vallo di Diano, la Sezione CAI di Salerno propone otto itinerari montani (tra cui il "Sentiero Frassati" di Sala Consilina) in una delle aree più suggestive del Meridione, combinando paesaggi straordinari con i segni della cultura contadina e le sue tradizioni religiose.
PRESENTAZIONI di Alfonso Andria, Angelo Paladino, Mons. Pietro Caggiano, Paola Virginia Gigliotti, PREFAZIONE di Gabriele Bianchi, INTRODUZIONE di Ennio Capone, OTTO SENTIERI DELLO SPIRITO di Anna Maria Martorano, Giuseppe Ceccarelli, Antonello Sica, IN CAMMINO COL NATURALISTA di Cesare Banchieri, Anna Maria Martorano, Domenico Pandolfo, Nicola Di Novella.

"La fatica a più mani che ha prodotto questo lavoro merita l'apprezzamento più vivo poiché non si limita a illustrare la ricchezza ambientale del territorio e le sue emergenze di arte sacra, ma propone concretamente la conoscenza de visu di questi valori attraverso la pratica escursionistica. E' la forma migliore per stimolare la tutela dell'ambiente, e per ripercorrere i sentieri della storia e della religiosità popolare. Insomma, per formare delle coscienze ecologiche non effimere, ma sostanziate di 'valori' certi e universali che trovano la loro radice nello spirito." (Gabriele Bianchi)

libvenetoMARIO FAIT, ITALO ZANDONELLA CALLEGHER - Il "Sentiero Frassati" del Veneto in Comèlico e Sappàda
Sezione CAI Val Comèlico 2001, pp. 80.
PRESENTAZIONE di Italo Zandonella Callegher e Mario Fait, UN FILO PROVVIDENZIALE di Walter De Rigo, PER INCONTRARE DIO NEL CREATO di Antonello Sica, LE MONTAGNE SUGGERISCONO … di Roberto De Martin, COMELICO … COMUNICANTE di Achille Carbogno, IL PAESAGGIO VEGETALE di Cesare Lasén, ASPETTI GEOLOGICI di Ugo Scortegagna, UNA ESCURSIONE TOPONOMASTICA di Piergiorgio Cesco-Frare, IL SENTIERO FRASSATI IN SEI TAPPE di Mario Fait e Italo Zandonella Callegher.

"Ognuna delle sei tappe è accuratamente descritta non solo per i valori ambientali (le mitiche Dolomiti e le imponenti Alpi Carniche con il Sièra puntuto, il vulcanico Quaternà, il regale Popèra …), ma anche e soprattutto per le testimonianze di fede che s'incontrano lungo il percorso, i musei etnografici, i mulini, le varianti artistico-panoramiche. Il volume è un formidabile incentivo a scoprire o a riscoprire queste verdi vallate dove i due autori che ci fanno da guida hanno profonde radici: Fait è comeliano di adozione, presiede la Sezione Val Comelico del Club Alpino Italiano (che si è assunta l'onere di questa pubblicazione) e ha spesso collaborato alla stesura di pubblicazioni sulla cultura, l'arte religiosa e l'escursionismo in Comelico e Sappada; Zandonella, direttore editoriale del nostro giornale, è nato a Dosoledo di Comèlico Superiore e il suo nome è legato a una quantità innumerevole di guide su queste terre alle quali ha dedicato una vita di studi e di frequentazioni alpinistiche ed escursionistiche." (Lo Scarpone, n. 11/2001)

libdantaLUIGI SERRA - Mezzo secolo di luce a Danta di Cadore
immagini scelte di Luigi Serra, Prefazione e selezione testi di Roberto De Martin Tropanin, Comune di Danta di Cadore 2003, pp. 156.
PRESENTAZIONE di Luigino Menia Cadore; PREFAZIONE di Roberto De Martin Tropanin; IL PAESAGGIO; LE FONTANE; GENTE DI DANTA; I MESTIERI; OGGETTI; LA FEDE; BAMBINI.

"Le coordinate dei Sentieri Frassati, ancor prima che geografiche, sono umane ed indirizzano pertanto non solo alle persone che in varie parti d'Italia hanno operato per la loro realizzazione, ma anche e principalmente a quell'humus culturale su cui ciascuna iniziativa ha ben affondato le proprie radici. L'ambiente, nella più ampia accezione del termine, col suo fluire delle stagioni degli uomini così come della natura, diventa allora parte integrante e determinante per "fare luce" su questi percorsi, dove si è chiamati a camminare con le gambe, con la mente … e col cuore. Per questi motivi lo splendido libro fotografico di Luigi Serra su Danta di Cadore si ascrive a pieno titolo tra le indispensabili guide non solo del Sentiero Frassati del Veneto - che appunto da Danta prende l'avvio - ma vorrei dire dei Sentieri Frassati nella loro interezza! I volti ed i paesaggi immortalati da Serra sono, infatti, di una mediterranea solarità che si riverbera con assonanze molteplici ben oltre il Comelico, ancor più saldando l'unicità della "cordata verso l'Alto" di tutti i Sentieri Frassati. Ed accanto alla luce … la parola: breve, incisiva ed universale che abilmente e amorevolmente Roberto De Martin Tropanin - Presidente del Club Arc Alpin - ha succhiato, come ape laboriosa, a poeti e scrittori per accompagnarci, pagina dopo pagina, foto dopo foto, in questo percorso della memoria che è il miglior viatico per il nostro futuro." (Antonello Sica)

deagostiniISTITUTO GEOGRAFICO DE AGOSTINI - Calabria (collana Guide d'Italia)
Istituto Geografico De Agostini, Novara 2003, pp. 288 + Carta stradale 1: 250000.
Il "Sentiero Frassati della Calabria" figura tra le quattro proposte escursionistiche scelte dall'Istituto Geografico De Agostini a rappresentare in un certo qual modo la varietà dei possibili innumerevoli trekking in Calabria. Ampia e completa di cartina a colori la scheda dedicata al nostro splendido percorso inaugurato nel 1998 in collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato; agile, ma densa di preziose indicazioni, l'intera guida che consigliamo vivamente a quanti vorranno fare del trekking sul "Sentiero Frassati della Calabria" un'occasione per conoscere più da vicino una regione dove natura, storia e cultura sono tesori che ancora oggi lasciano il gusto della sorpresa.

molise_libroCOMUNE DI CIVITANOVA DEL SANNIO - Il Sentiero Beato Pier Giorgio Frassati in territorio di Civitanova del Sannio
a cura di Enzo Meccia, presentazione di Sergio Palazzo, Calosci Editore, Cortona 2003, pp. 24.
Con un ampio corredo fotografico, Enzo Meccia ci porta per mano a conoscere questa sua "creatura", descrivendoci non solo compiutamente l'itinerario escursionistico in tutte le sue valenze storiche, religiose e naturalistiche, ma anche raccontandoci puntualmente l'intero sviluppo progettuale - in ammirevole simbiosi con la moglie Inga-Britt (Britty), "anche lei veterana del CAI" - dalla nascita dell'idea fino al giorno dell'inaugurazione. Brevi note finali in inglese, tedesco, francese e spagnolo faranno la gioia di quei turisti d'Oltralpe che sempre di più sono alla ricerca di deliziose, appartate località turistiche qual è senz'altro Civitanova del Sannio.

colittiGIUSEPPE COLITTI - L'anello della memoria. Il ciclo dell'anno nei luoghi e nei riti di un paese del Sud.
a cura di Antonello Sica e Gianni Bracco, Rubbettino, Soveria Mannelli 2005, pp. 216.
PRESENTAZIONE di Antonello Sica e Gianni Bracco, PREFAZIONE di Ottavio Cavalcanti, INTRODUZIONE di Pasquale Russo.

Edito per iniziativa del Rotary Club Sala Consilina - Vallo di Diano in occasione del Trentennale del Club e del Centenario del Rotary International, questo libro sembra proseguire quel percorso della memoria lungo i paesi dei "Sentieri Frassati" già avviato con la pubblicazione di Luigi Serra su Danta di Cadore. Lì a registrare era il fotografo; qui, con pari passione e discrezione, è l'antropologo.
L'anello della memoria è, infatti, un'attenta ed encomiabile operazione di "registrazione" di memorie del passato che Giuseppe Colitti - che è nato e vive a Sala Consilina - ha condotto non solo per non dimenticare, ma "per provare e far provare più intenso il gusto del presente".
Servendosi della tradizione orale, con linguaggio chiaro e scorrevole, talvolta impreziosito da piacevoli richiami dialettali, lo scrittore consente di rivivere ciò che sembrava illanguidirsi nella nostra memoria e conoscere un mondo quanto mai poliedrico, suggestivo e affascinante.
Legando le sue riflessioni ai momenti più significativi del tempo liturgico, si sofferma nella descrizione della terra natia e del paese, delle chiese, di cui esalta la bellezza con affetto quasi innocente con la convinzione che "la bellezza salverà il mondo"; racconta le attività caratterizzanti la vita di un tempo: lo zappatore, il potatore, il mietitore, il vendemmiatore...
La sua penna attraversa un ampio arco di storia, colorato di vernacolo, e ci rappresenta, nel percorso, il tempo dei canti e dei lauti pranzi, il suono dell'organetto e delle ciaramelle, la musica per la festa di San Michele, il fuoco, il falò, le zeppole di Natale, soffermandosi sull'uovo del pizzicocco, segno della vita che si rinnova, o sull'acqua che il sacerdote asperge durante la Pasqua dichiarandone la sua funzione salutare: l'acqua come simbolo della vita, l'acqua che lava e purifica.
Ed in ciascuno degli articoli, brevi e concisi, scritti dal 1982 al 1996, l'autore non manca mai di veicolare messaggi per un impegno consapevole, sottolineando la necessità di rimuovere il più possibile gli ostacoli che si frappongono ad una serena condizione di vita.