Il Sentiero Frassati del Friuli Venezia Giulia è interessante sia per gli aspetti storici che per quelli religiosi e naturalistici. Storici, perché ripercorre le vie di collegamento tra le varie comunità montane comprese nei comuni di Maniago (283 m), Fanna (274 m), Frisanco (500 m) e Andreis (455 m); religiosi e naturalistici, per i luoghi di culto che si incontrano lungo il tragitto, in un ambiente particolarmente rilevante per l’aspetto geologico e peculiare per la varietà di flora e fauna. Essendo un itinerario ad anello (30 km + 9 di bretella) si può iniziare da vari punti: è consigliabile suddividerlo in 2 giorni.
Ripercorrendo il tragitto dell’inaugurazione, si parte dal centro storico di Maniago, città delle coltellerie e, seguendo il segnavia CAI n. 899, si incontra prima la zona naturalistica delle Peschiere e poi i “magredi” del torrente Còlvera. Attraversatolo, si perviene al santuario Madonna della Strada, uno dei più antichi luoghi di culto mariano del Friuli.
Proseguendo su strada asfaltata fino al centro storico di Fanna – con il suo contrasto tra antiche architetture friulane e ville “patrizie” – ci si immette nella zona boschiva fino a raggiungere la chiesetta della Madonna della Stangjada (596 m), da dove, con meraviglia, la visione spazia dalla pianura, appena percorsa, alla spettacolare catena del monte Ràut. Nuovamente su strada asfaltata, la prima tappa (5 ore) si conclude nel centro abitato di Frisanco, uno dei capoluoghi montani più caratteristici del Friuli.
Da Frisanco, per una vecchia mulattiera a fondo ciottolato (“codolar”) si raggiungono il torrente Muiè e quindi Poffabro, inserito tra “i borghi più belli d’Italia”. Dal centro si imbocca il comodo sentiero “Via Crucis” che sale al monastero benedettino di Santa Maria (594 m). Si prosegue per il santuario di “Santa Maria Salus Infirmorum” e, proseguendo verso la vetta del monte Ràut, si giunge a Casera di Pala Barzana, il punto più alto del sentiero (1119 m). Scendendo di circa 100 metri, si percorre un caratteristico fratturamento roccioso causato dal sovrascorrimento della faglia periadriatica.
Da Forcella di Pala Barzana si va verso la cima del monte Jòuf, deviando poi verso Forcella Crous, dove c’è il bivio per raggiungere Andreis, incastonato a ridosso del monte Ràut. Ritornati alla Forcella Crous, si scende fino al capitello di Sant’Antonio. Mantenendo la quota, si taglia il versante roccioso del monte Jòuf e, passando per i ruderi del castello di Maniago, ci si porta nel centro della città.
Libro del Sentiero
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