Il Sentiero Frassati dell’Alto Adige parte dalla centrale chiesa parrocchiale di San Giacomo (1173 m) di Lazfons, la frazione più grande del comune di Chiusa, e segue il segnavia 1. Attraverso una stradina asfaltata che indica il Rifugio Chiusa/Klausner Hütte e sale ripida tra le case del paese, si giunge al maso Blasegger/Blaseggerhof. Oltrepassatolo, poco oltre la stradina diventa forestale e, dopo aver superato una spianata prativa, sempre in leggera salita si raggiunge il parcheggio Kühhof (1550 m), dopo aver camminato per un’ora e mezzo dalla partenza.
Da qui, seguendo sempre il segnavia 1, si prosegue lungo la stradina forestale che sale diagonalmente in un bellissimo bosco di pini cirmoli. Dopo essere usciti dal bosco, ecco apparire all’improvviso il Rifugio Chiusa/Klausner Hütte (1923 m), che si raggiunge dopo circa un’ora e un quarto dalla partenza dal parcheggio.
Da qui si prosegue per largo sentiero verso la Rungger Hütte, sulle indicazioni per il Rifugio Santa Croce/Latzfonser Kreuzhütte e, aggirato un marcato costone, si continua a guadagnare gradualmente quota per ampi pascoli, entro la bella valletta percorsa dal Plankenbach. Le varie stazioni della “Via Crucis”, artisticamente scolpite nel legno, fanno capire che questo tratto del Sentiero Frassati coincide col Sentiero del Pellegrino.
Dopo aver incontrato, sulla sinistra, la malga di Sepp Fattner, inizia il tratto finale, che è anche il più ripido. La fatica è ripagata dalla vista della rossa alta punta del campanile del santuario, che gradualmente si svela per intero ai nostri occhi e al nostro cuore, palpitante non solo per lo sforzo ma anche per l’incanto di tutto ciò che ci circonda e quasi ci abbraccia!
Un ultimo sforzo e ci si ritrova davanti alla piccola cappella gotica della Santa Croce di Lazfons (2298 m) che domina la Valle dell’Isarco; appena qualche metro più in alto, sul roccioso crinale del Ritzlar (2528 m) e della Cima San Cassiano/Cassianspitze (2581 m), c’è l’omonimo rifugio (2305 m).
Ancora pochi passi in salita e – dopo quattro ore complessive di cammino (poco più di un’ora e un quarto dal Rifugio Chiusa) – ci si trova al culmine dell’ascesa: un magnifico balcone naturale (2311 m) dal quale lo sguardo spazia sull’orizzonte frastagliato, dalla Croda Rossa fino alle torri del Latemar attraverso le Aferer Odle, le Geisler Odle, il Sassolungo e il Sassopiatto, il Catinaccio!
Libro del Sentiero
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