Sentiero Frassati della Liguria

Dove Genova
Durata A/R h 4.30
Dislivello 550 m
Difficolta E (Escursionistico) - EE (Escursionistico per esperti) nella variante con percorso attrezzato
Inaugurazione 26 settembre 2004

Il Sentiero Frassati della Liguria è stato voluto in provincia di Genova a ricordo di Linda Copello, la nonna materna di Pier Giorgio, che era nativa di quelle terre. È costituito da due percorsi ad anello: quello riservato agli escursionisti esperti attraversa la palestra naturale di arrampicata Baiarda, e percorre un tratto di 160 metri di stretta cengia protetta da cavo d’acciaio.

Le mete spirituali del sentiero sono: alla partenza il santuario di Nostra Signora di Acquasanta, forse il più antico edificio mariano ligure; all’arrivo in vetta (703 m) la cappellina della Baiarda, eretta dalla pietà popolare nel 1974, e la piccola statua della Madonna montanara, sita sul torrione del Gran Diedro Gozzini, raggiungibile dalla sella d’uscita del canalone dei Briganti con modeste difficoltà alpinistiche. Ma tutta l’escursione offre l’opportunità di scoprire il divino in questa natura, se affrontata con lo spirito del pellegrino.

Le principali mete escursionistiche sono la punta Pietralunga (664 m) e il costolone Baiardetta (723 m), da dove si può ammirare gran parte dell’arco costiero ligure e ci si affaccia, a settentrione, su uno strapiombo di oltre duecento metri.

Varie sono poi le mete culturali, a cominciare dalla sede dell’ex ferrovia a scartamento ridotto, a traino animale, che collegava la stazione di Acquasanta con la località Gazêu e serviva per il trasporto della bielenite: ne è testimonianza ancora un pezzo dell’antico binario. Ci sono poi le tre cave da cui veniva estratta la pietra da taglio utilizzata per i muraglioni di sostegno, sia di Corso Podestà e della ferrovia al Campasso a Genova, sia della ferrovia Genova-Ovada, e la galleria di mina che, dopo circa 15 metri da fare curvi e muniti di torcia elettrica, termina con un pozzo di due metri in fondo al quale c’è un limpido laghetto.

E infine la Coletta di Termi, dov’è possibile osservare le pietre di confine tra l’ex proprietà della marchesa De Mari e quelle del barone Podestà, che da qui scendevano sino al mare. Nelle piane della parte bassa era, ed è coltivato il basilico più profumato di tutta la Liguria, da cui si ottiene il pesto più saporito del mondo. Splendide le fioriture, particolarmente in primavera, con oltre 110 specie già censite: si citano in particolare la dafne odorosa, il dittamo, la felce florida, il giglio di san Giovanni e gli endemismi Centaurea aplolepa e Cerastium utriense.

In campo faunistico, non è improbabile fare incontri ravvicinati con scoiattoli e caprioli; con particolari condizioni climatiche, potrebbe capitare di avvistare anche… qualche giovane aquilotto.

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