Il Sentiero Frassati della Puglia è un anello escursionistico che si sviluppa nella provincia di Foggia sui Monti Dauni, ultima propaggine dell'Appennino Sannita. Il percorso, vario e piacevole con panoramici affacci su scenari incantevoli, attraversa anche il cuore di cinque ben tenuti borghi antichi - Roseto Valfortore, Biccari, Castelluccio Valmaggiore, Celle di San Vito e Faeto – e questa opportunità di entrare in contatto con gente schietta e semplice, che continua tradizioni ed usi millenari, è un sorprendente regalo per i camminanti.
Il circuito può essere diviso in sei tappe.
Prima tappa: da Roseto Valfortore alla vetta del monte Cornacchia. Il cammino inizia proprio da Villa Frassati (674 m), da dove s’imbocca dapprima un sentiero e poi una stradina che, dopo esser discesa in un vallone, prende a salire e, con qualche saliscendi, porta all’abbeveratoio Antinozzi (962 m); da qui, su ampia carrareccia in costante salita, dopo tre ore dalla partenza, si giunge in cima al monte Cornacchia (1151 m), tetto della Puglia, dove c’è l’omonimo rifugio.
Seconda tappa: dalla vetta del monte Cornacchia a Biccari. È una lunga discesa su sterrata con cui, dopo essere “planati” sul Lago Pescara (903 m), si raggiunge in un’ora e mezzo, passando sotto la torre bizantina, il centro di Biccari (475 m).
Terza tappa: da Biccari a Castelluccio Valmaggiore. È un cammino di quasi tre ore che nella prima parte offre un meraviglioso affaccio sulla piana della Capitanata con sullo sfondo il monte Vulture; si recupera un po’ d’ombra nel Boschetto del Monte Cornacchia, al cui termine, su strada in discesa, si raggiunge il caratteristico borgo dauno – anticamente arroccato e fortificato – di Castelluccio Valmaggiore (610 m).
Quarta tappa: da Castelluccio Valmaggiore a Celle di San Vito. Cammino, di solo un’ora, con cui ci s’inoltra nell’area francoprovenzale del Sentiero Frassati, raggiungendo il comune più piccolo della Puglia dopo esser passati da un antico mulino ad acqua posto sulla sponda del torrente Celone (526 m); dopo breve ma impegnativa salita, l’ingresso a Celle di San Vito (720 m) è attraverso un intrigo di stradine dalle caratteristiche indicazioni in francoprovenzale.
Quinta tappa: da Celle di San Vito a Faeto. Breve cammino che in meno di un’ora, in un’alternanza di salita e discesa, conduce a Faeto (818 m), il comune più alto della Puglia, anch’esso presidio di antica origine francese su questo territorio.
Sesta tappa: da Faeto a Roseto Valfortore. Si lascia Faeto seguendo le indicazioni per l’orto botanico forestale nel Bosco Difesa e in un lungo alternarsi di discese e salite – la maggiore conduce ad una piccola sella a 948 m – si guadagna infine un paesaggio che comincia a popolarsi di masserie ancora abitate; dopo una marcata discesa verso il fiume Fortore (541 m) presso due stupendi mulini ad acqua, con ripida salita si sale al centro di Roseto Valfortore (640 m) che, a chiusura dell’intero anello, si raggiunge al termine di tre ore e mezzo di cammino dalla partenza.
Libro del Sentiero
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