Sentiero Frassati dell'Abruzzo

Dove Farindola – Brittoli - Pescosansonesco (PE)
Durata h 15 (solo andata IN 2-3 tappe)
Dislivello 1100 m salita; 1450 m discesa
Difficolta EE (Escursionistico per esperti) per la sola lunghezza
Inaugurazione 4 luglio 2004

Il Sentiero Frassati dell’Abruzzo è una traversata in posti incantevoli del Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, all’interno del distretto delle Grandi Abbazie.

Il percorso ha inizio a Farìndola, davanti al polo scientifico del Parco; da qui, attraversato il centro storico, si scende verso il corso del fiume Tavo, che si risale sulla sinistra orografica fino ad arrivare alle “Cascate del Vitello D’Oro”. Risaliti per un breve tratto sulla strada, si passa davanti alla Trattoria dell’Orso e, attraversata una pineta, si arriva alla valle D’Angri (695 m), dov’è situato l’omonimo rifugio del Cai di Penne.

Da qui, tenendo alla propria sinistra il Tavo – che sorge poco più a monte – ci s’incammina verso la località Case Buoi (786 m), dove il sentiero digrada verso il corso fluviale e, attraversandolo due volte, arriva alle Porte di Fonno. Raggiunto un vecchio rudere della Forestale, si sale verso la piana del Voltigno, che si raggiunge attraverso il valico Vado di Focina (1383 m), dopo essere passati per la fonte San Tommaso (1315 m). Si prosegue verso fonte Cornacchia lungo il lato destro del Voltigno; si costeggia il lago Sfondo (1361 m) e, continuando verso sinistra, si passa intorno alla più grande dolina dell’intero ambiente carsico circostante, che il punto più basso della Piana del Voltigno. Qui il sentiero continua in leggera salita fino a Fonte Aciprano (m 1452), da dove si scorge il rifugio Le Pagliare, gestito anch’esso dal Cai di Penne.

Dopo la località Pietraflora (1638 m) - con panorama sulla piana - si percorre per un breve tratto la strada brecciata che scende verso Villa Santa Lucia degli Abruzzi; in prossimità di un grosso masso sulla sinistra, inizia la salita, non faticosa, che ci porta in vetta al monte Cappucciata (1802 m).

Si scende poi verso Cannatina (1500 m) – dove il Cai di Penne gestisce un altro rifugio - e seguendo il crinale della montagna si arriva a Forca di Penne, dov’è ubicato l’agriturismo Il Fortino. Lasciando sulla sinistra la torre di avvistamento – parzialmente caduta con il terremoto del 6 aprile 2009 – si procede su sterrata fino a Fonte Gelata, dove c’è un campeggio. Da qui il sentiero passa sotto il monte Picca e inizia poi a scendere in un vallone, con il monte La Queglia sulla sinistra.

Si imbocca da ultimo una ben visibile e comoda carrareccia che, attraverso un percorso sempre più bello e panoramico, con le montagne del Parco della Majella di fronte, conduce infine a Pescosansonesco, paese di Nunzio Sulprizio, il giovane operaio vissuto nell’Ottocento, beatificato da Paolo VI nel 1963 e canonizzato da papa Francesco nel 2018.

I Punti di Timbratura

Campagna Sentieri Frassati

Libro del Sentiero

Raccontaci la tua esperienza lungo il sentiero (max 2.000 caratteri)

Ancora nessun commento.

Nessun commento

Lascia un commento

In risposta a Some User

Copyright © 2003 - 2024 Sito Ufficiale dei Sentieri Frassati.
Progetto avviato nel 1996 dalla Sezione CAI di Salerno.

Sito web cofinanziato dal Club Alpino Italiano e dalla Giovane Montagna

Privacy Policy - Cookie Policy

Credits

Tutta la cartografia qui pubblicata è stata realizzata da Albano Marcarini ed è tratta dal libro “L’Italia dei Sentieri Frassati” © 2016-2021 Club Alpino Italiano

Le foto pubblicate sono state scattate nell’arco di vent’anni e pertanto la rappresentazione dei luoghi, in qualche caso, potrebbe non essere del tutto corrispondente a quella attuale.

Si prega di ruotare il dispositivo in modalità verticale.