Il Sentiero Frassati della Toscana è costituito da due percorsi ad anello che si dipanano – all’interno del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, monte Falterona e Campigna – tutt’intorno (circa 3,5 km) e verso la cima (poco più di 2 km) del monte Penna.
L’anello basso (segnavia Cai 061-056-053-050) è un percorso naturale che segue più sentieri intorno al monte Penna e al santuario della Verna. Il sentiero inizia dall’ultima curva della strada che conduce al grande parcheggio del santuario (località Melosa). Il segnale in legno di inizio sentiero ci immette in una stradella fiancheggiata da un muro in pietra. Seguiamo inizialmente il sentiero 061-056, risalendo fino al valico Croce della Calla posto a quota 1140. Da qui, per il sentiero 056, si entra in un ambiente selvaggio fra radici imponenti di abete bianco e faggio, aggirando grandi antri e macigni crollati. Giunti alla grotta di Fra David, si comincia a scendere più decisamente fino a un bivio, dove è bene fare attenzione alle indicazioni del cartello in legno: si deve, infatti, proseguire tenendosi sulla sinistra, sempre in vista delle pareti della montagna. In leggera salitasi guadagna il bivio del sentiero 053 e, dopo aver ammirato il panorama sul Casentino, si prosegue su quello numerato 056. Più avanti il sentiero digrada per una dorsale argillosa (fango!) che introduce, in salita, a un nuovo labirinto di antri e massi. Raggiunta, infine, una vasta radura di faggi, lo sguardo si apre suggestivamente allo spettacolo del sovrastante santuario e della bianca scogliera delle Stimmate. Attraversato il prato e un muro in pietra, per l’antica mulattiera selciata (sentiero 050) si risale ripidamente fino all’ingresso del santuario, che invita alla visita tra l’ammirazione per i capolavori di Andrea della Robbia e l’emozione per il ricalcare le orme stesse di Francesco nei luoghi in cui si sublimò il suo misticismo.
L’anello alto (segnavia Cai 051) è un percorso spettacolare su crinale esposto tra balzi di roccia, alquanto insidioso in caso di pioggia e fango. Dal portale che introduce al piazzale della basilica (segnavia iniziale) s’intraprende l’ascesa alla vetta, in mezzo a una foresta monumentale di faggi e abeti bianchi, fino a raggiungere l’ardita cappellina sommitale del monte Penna (1283 m), posta a strapiombo su un belvedere con balaustra: da qui la vista spazia su tutta la testata valliva del Casentino, fino al crinale del parco. Proseguendo verso E-SE si ridiscende rapidamente verso il santuario, dove il cammino giunge a conclusione in prossimità della Mensa del Pellegrino.
Libro del Sentiero
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